Nel 1337 l’Italia era un mosaico di città-stato, regni e repubbliche. Scopri com’era davvero la penisola all’inizio di Europa Universalis V.
È arrivato il giorno che ogni appassionato di strategia storica aspettava.
Europa Universalis V apre un nuovo capitolo nella grande storia dei Grand Strategy Games di Paradox Interactive.
Dopo oltre tredici anni dal successo travolgente di Europa Universalis IV, la saga torna con un motore rinnovato, un sistema diplomatico più profondo e una simulazione storica di straordinaria complessità.
In Europa Universalis 5 (EU5), quasi cinquecento anni di storia si dispiegano davanti ai giocatori: dal tardo Medioevo fino all’Età delle Rivoluzioni. Centinaia di nazioni, culture e religioni si contendono il potere in un mondo vivo, in cui ogni decisione può cambiare il corso della storia.
Il cuore del gioco resta lo stesso: sviluppare, guidare e far prosperare una nazione attraverso i secoli, affrontando crisi, rivoluzioni e guerre che plasmarono il mondo moderno. Tuttavia, EU5 spinge ogni aspetto a un nuovo livello di profondità: un modello economico evoluto, un sistema militare rinnovato, una diplomazia dinamica e una società complessa con province divise per religione e cultura. Per la prima volta, le popolazioni (pops) sono rappresentate sulla mappa, rendendo ogni decisione un atto politico e umano.
Europa Universalis V non è solo un videogioco: è una grande simulazione storica interattiva, dove ogni evento reale può trasformarsi in una storia alternativa. E tra tutte le regioni protagoniste, poche affascinano quanto l’Italia del 1337, frammentata, ricca di potere e intrighi, pronta a diventare uno dei palcoscenici più complessi di tutto EU5.
Apri la mappa di EU5 e osserva: la penisola italiana brilla di decine di colori, ognuno simbolo di un potere, una famiglia, un sogno di dominio.
Nel 1337 l’Italia non era una nazione unita, ma un intreccio di regni, repubbliche e signorie in continua competizione. Questa frammentazione politica, specchio di un’epoca di ambizioni e rivalità, è ciò che rende l’inizio di campagna di Europa Universalis 5 tanto affascinante: ogni giocatore può scegliere la propria visione del potere e riscrivere la storia italiana.
A sud, il regno più potente: Roberto d’Angiò siede sul trono di Napoli e sogna di unificare l’Italia sotto il segno dei Guelfi.
Nel 1337 il Regno di Napoli, governato da Roberto I d’Angiò, era il principale attore politico della penisola. Il sovrano controllava anche la Provenza e guidava la fazione guelfa, alleata del Papa. Napoli, capitale cosmopolita con oltre 300.000 abitanti, era una delle città più popolose d’Europa e un fulcro di arte, commercio e diplomazia.
Nel mondo di EU5, questa potenza rappresenta l’ambizione di un’Italia unita, ma anche la sfida di mantenere l’equilibrio tra Chiesa e nobiltà.
Roma tace, Avignone parla. La sede del potere spirituale si è spostata oltre le Alpi, lasciando l’Italia senza la sua guida divina.
Nel 1337 il Papato risiedeva ad Avignone, in Francia, lontano da Roma dal 1309. Questa fase, nota come cattività avignonese, indebolì l’autorità papale e aprì la strada alle ambizioni di signorie e potenze straniere.
In Europa Universalis V, riportare la Curia a Roma non è solo un obiettivo politico: è una missione simbolica di restaurazione della fede e dell’equilibrio spirituale nella penisola.
Dove un vessillo guelfo sventola, un ghibellino affila la spada.
L’Italia del 1337 era divisa in due grandi fazioni ideologiche:
Nel Nord, i Visconti di Milano si alleano con i mercanti di Genova e i signori di Verona per sfidare la Croce di Napoli.
Oltre a Milano, la fazione ghibellina contava su potenze di rilievo come la Repubblica di Genova, dominatrice del commercio mediterraneo, e il Ducato di Verona dei della Scala.
Le rivalità tra Guelfi e Ghibellini non erano solo religiose, ma anche economiche e politiche: guerre, tradimenti e alleanze temporanee, tutto ciò che EU5 riesce a simulare con precisione storica e dramma strategico.
Tra chi combatte per la fede e chi per l’Impero, ci sono coloro che combattono per l’oro e il mare.
Alcune città scelsero una via indipendente: la Repubblica di Venezia e quella di Siena mantennero un fragile equilibrio tra diplomazia e neutralità.
Venezia, in particolare, stava consolidando il suo dominio marittimo e commerciale sull’Adriatico. In Europa Universalis 5, queste repubbliche offrono un approccio alternativo: meno espansionismo militare, più intrigo, diplomazia e ricchezza.
Mentre i principi italiani si contendono castelli e città, nuove bandiere si affacciano dal mare.
Nel 1337 la Corona d’Aragona aveva già stabilito la sua dinastia nel Regno di Sicilia, dopo la Guerra del Vespro Siciliano, e conquistato parte della Sardegna.
La presenza aragonese, unita all’influenza francese e imperiale, trasformava l’Italia in un campo di battaglia diplomatico. In EU5, le potenze straniere rappresentano tanto un pericolo quanto un’opportunità: allearsi con loro può portare gloria o rovina.
La storia scritta dagli uomini è fatta di eventi. Quella riscritta dai giocatori, di possibilità.
Uno dei grandi meriti di Europa Universalis 5 è la sua capacità di trasformare i fatti storici in esperienze strategiche.
La frammentazione politica del 1337 anticipa le tensioni delle guerre d’Italia e delle rivoluzioni successive. In gioco, il giocatore può:
Ogni scelta scrive un nuovo capitolo della storia italiana.
Europa Universalis 5 ha una data di uscita ufficiale: il 4 novembre 2025. Dopo anni di attesa e voci di corridoio, Paradox Interactive ha confermato che il nuovo capitolo della celebre saga di strategia sarà disponibile su PC in autunno. Il gioco promette un’evoluzione profonda rispetto ai capitoli precedenti, con una grafica rinnovata, un sistema diplomatico più complesso e una gestione dinamica delle nazioni europee. I fan della serie potranno così tornare a riscrivere la storia mondiale, partendo dal 1337 e guidando la propria civiltà verso la gloria.
Al momento del lancio, Europa Universalis 5 non sarà disponibile in lingua italiana. L’interfaccia, i menu e i testi del gioco saranno tradotti in inglese e in altre lingue principali, ma non in italiano. Questo dettaglio ha generato delusione tra molti giocatori della community italiana, abituati a mod e traduzioni fan-made nei titoli precedenti. Tuttavia, considerando la natura aperta del motore di gioco e il forte supporto della community, è probabile che in futuro emergano patch o mod non ufficiali per introdurre una traduzione italiana completa.
Non è solo un gioco, è un viaggio nel tempo. E tu sei il sovrano che deciderà come andrà a finire.
Il 1337 non è semplicemente l’inizio di una partita, ma l’apertura di una finestra su un’Italia viva, divisa e in evoluzione.
Con la sua cura per i dettagli e la fedeltà al contesto storico, Europa Universalis V promette di far rivivere una delle epoche più complesse e affascinanti della penisola.
Sarai tu a scrivere la prossima pagina di questa storia? Guelfo, Ghibellino o mercante veneziano: la scelta è tua, in Europa Universalis 5.
Articolo pubblicato il 03/11/2025
Ultimo aggiornamento il 12/11/2025