Riassunto Impero Carolingio: L'Ascesa e le Conquiste di Carlo Magno

Il riassunto analizza l'apogeo dell'Impero Carolingio e l'ascesa al potere di Carlo Magno, partendo dalla deposizione dei Merovingi e dalla consacrazione dei Pipinidi nel 751. L'articolo ripercorre le principali conquiste di Carlo Magno, incluse le guerre contro i Longobardi (774) e la lunga sottomissione dei Sassoni, spiegando come vennero amministrati i vasti territori attraverso Conti e Missi Dominici. Il culmine della narrazione è l'incoronazione imperiale avvenuta a Roma nella notte di Natale dell'800, un evento che sancì l'alleanza tra la Chiesa e il nascente Impero Occidentale.

Pubblicato: 29/11/2025

Ultima modifica: 05/12/2025

Immagine di copertina per l'articolo Riassunto Impero Carolingio: L'Ascesa e le Conquiste di Carlo Magno

Immaginatevi la scena. Siamo nel novembre del 751, a Soissons, nel nord-est dell’odierna Francia. Fa freddo, c'è tensione nell'aria. L'assemblea dei grandi del regno franco si è riunita per fare qualcosa che non si vedeva da secoli: deporre un re.

Il povero Childerico III, l'ultimo della stirpe dei Merovingi, viene preso, gli vengono tagliati i lunghi capelli (che nella cultura franca rappresentavano il simbolo sacro della forza e della regalità) e viene spedito a finire i suoi giorni in un monastero.

Al suo posto, l'assemblea acclama Pipino il Breve. Ma attenzione, perché qui succede qualcosa di nuovo, qualcosa che cambierà la storia d'Europa.

I vescovi prendono l'olio santo, quello che si usa per la cresima, e ungono la fronte di Pipino. È un gesto potentissimo. Serve a dire a tutti che quel colpo di stato, perché di questo si trattava, era voluto da Dio.

È in quel momento preciso che inizia davvero la storia che ci porterà a Carlo Magno.

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Copertina di Introduzione alla storia medievale
Introduzione alla storia medievale

Giuseppe Albertoni, Simone Maria Collavini, Tiziana Lazzari


La fine dei Merovingi e l'ascesa dei Pipinidi

Per tanto tempo, a scuola, ci hanno raccontato che i re merovingi erano dei "re fannulloni".
Ce li siamo immaginati lì, sdraiati su carri trainati da buoi, a non far nulla tutto il giorno.

Ebbene, questa è una costruzione propagandistica creata a posteriori. È stata la narrazione dei carolingi a dipingerli così per giustificare la presa del potere.

La verità è un po' più complessa e affascinante.

Pipino il Breve e il colpo di stato del 751

I Merovingi avevano governato per tre secoli, ma il loro potere si basava su un sistema fiscale romano che ormai era andato in pezzi. Senza risorse da distribuire, perdevano autorità.

Invece, nell'area nord-orientale del regno, in Austrasia, stava emergendo una famiglia di aristocratici potentissimi: i Pipinidi (o Arnolfingi).

Loro facevano politica in modo diverso. Mentre i re si isolavano sposando donne straniere o di basso rango, i Pipinidi stringevano alleanze matrimoniali con tutte le grandi famiglie e si costruivano una clientela armata formidabile. Erano ricchi, avevano terre e controllavano la carica di Maestro di Palazzo, che era un po' come essere il primo ministro e il capo dell'esercito messi insieme.

Già Carlo Martello, il padre di Pipino, era il vero padrone del regno. È lui che ferma gli arabi a Poitiers nel 732 (una battaglia che all'epoca sembrò una scaramuccia, ma che poi è stata ingigantita dalla leggenda).

Però Carlo Martello era un uomo prudente: sapeva che il re aveva un'aura sacra, intoccabile. Non osò mai prendere la corona. Suo figlio Pipino, invece, forte dell'appoggio della Chiesa e di un esercito fedele, fece il grande passo nel 751.

Poco dopo, nel 754, arrivò la consacrazione definitiva: Papa Stefano II in persona unse Pipino e gli diede il titolo di patricius Romanorum (ovvero patrizio dei romani, inteso come protettore di Roma), sancendo l'alleanza di ferro tra i Franchi e Roma.

Le guerre di Carlo Magno: conquista dei Longobardi e dei Sassoni

Pipino il Breve muore nel 768. Come da tradizione franca, il regno non va al primogenito, ma viene diviso tra i suoi due figli: Carlo (il futuro Magno) e il fratello Carlomanno.

La convivenza tra i due è difficile, ma il destino risolve il problema: Carlomanno esce di scena (muore) nel 771.

Dal 772, Carlo rimane l'unico padrone indiscusso del regno. E qui la macchina da guerra franca ingrana la marcia più alta.

L'espansione del Regno Carolingio in Italia e Germania

Pipino aveva già condotto spedizioni contro i Longobardi nel 754 e nel 756, ma Carlo vuole chiudere la partita.

Nel 773 l'esercito franco entra in Italia e, dopo un lungo assedio a Pavia, nella primavera del 774 Carlo conquista il regno e si proclama "Re dei franchi e dei longobardi".
È un'unione personale di due corone.

Ma la guerra più dura, quella che impegnerà Carlo per trent'anni (772–803), è contro i Sassoni nel nord della Germania. È un conflitto brutale, fatto di rivolte continue e repressioni feroci, accompagnato da una cristianizzazione forzata spesso condotta con metodi drastici.

Alla fine, però, Carlo vince su tutti i fronti:

  • Annette la Sassonia (804 circa).
  • Ingloba la Baviera, dopo aver deposto il cugino duca Tassilone nel 788.
  • Distrugge il regno degli Avari sul Danubio nel 796.

L'unico posto dove le cose non vanno proprio come previsto è la Spagna. Lì crea la Marca Spagnola, ma subisce anche qualche rovescio, come la famosa imboscata di Roncisvalle nel 778, dove muore il conte Rolando.

Tuttavia, guardando la cartina, il risultato è impressionante: un dominio che va dall'Elba all'Ebro, dal Mare del Nord a Roma.

Cartina dell'Impero Carolingio di Carlo Magno

Mappa dell’Impero Carolingio di Carlo Magno.
Mappa dell’Impero di Carlo Magno. Mappa realizzata da TheCollector.com, tradotta da StudiaStoria.it

L'organizzazione dell'Impero Carolingio: governo e amministrazione

Ora, conquistare è una cosa, ma governare un territorio del genere nel Medioevo, senza strade decenti e senza comunicazioni rapide, è un'impresa titanica. Carlo Magno capisce che non può fare tutto da solo. Ha bisogno di un'organizzazione ferrea.

Conti, Marchesi e il sistema dei vassalli

Il territorio viene diviso in "comitati", affidati ai conti, che amministrano la giustizia e riscuotono le entrate del re. Nelle zone di confine, dove la difesa militare era prioritaria, si creano le "marche", governate dai marchesi, che hanno poteri militari più ampi.

Ma chi controlla i controllori? Per evitare che conti e marchesi abusassero del loro potere, Carlo usa due strumenti. Primo: i Missi Dominici, inviati del re che girano per l'impero a ispezionare l'operato dei funzionari. Secondo: la rete dei vassalli.

Si tratta di un legame personale, da uomo a uomo. Il vassallo giura fedeltà al signore in cambio di protezione e mantenimento. È una rete orizzontale che tiene insieme l'aristocrazia e il re. Attenzione, in questo periodo il vassallaggio non va inteso come una piramide, va visto come una rete capillare.

C'è poi un altro elemento geniale: l'immunità. Carlo concede a vescovi e abati di non essere sottoposti all'autorità dei conti. In questo modo crea dei poteri alternativi che si bilanciano a vicenda.

L'incoronazione di Carlo Magno imperatore: Natale 800

Arriviamo al momento clou. Il giorno di Natale dell'anno 800, a Roma, papa Leone III mette la corona imperiale sulla testa di Carlo. La folla lo acclama. Secondo il biografo di Carlo, Eginardo, l'imperatore fu preso quasi di sorpresa, ma gli storici tendono a credere che fosse tutto ben preparato.

Questo evento non cambia molto nella pratica: Carlo comandava prima e comanda dopo. Ma il valore simbolico è enorme. Torna un Impero in Occidente. È un impero cristiano, benedetto da Dio, che si pone come protettore della Chiesa e come rivale dell'Impero Bizantino a Oriente.

La Rinascita Carolingia, la minuscola carolina e le riforme religiose

Non pensiate che Carlo fosse solo un guerriero. Capiva benissimo l'importanza della cultura e della religione per tenere unito lo stato. Insieme a intellettuali come Alcuino di York, promosse una riforma straordinaria. Un esempio? L'Admonitio generalis del 789, una legge che richiamava tutti al rispetto delle regole cristiane.

Bisognava che tutti leggessero e capissero le leggi e le Sacre Scritture allo stesso modo. Per questo venne inventata una nuova scrittura, la minuscola carolina. Era chiara, tonda, leggibile, lontanissima dalle grafie complesse e disordinate dei secoli precedenti. È la progenitrice del carattere che state leggendo adesso sui vostri schermi.

Dopo Carlo, il figlio e successore Ludovico il Pio (che regnò dall'814 all'840) spinse ancora di più sull'uniformità religiosa: tutti i monaci dovevano seguire la Regola di San Benedetto, e i preti dovevano vivere in comunità (le canoniche) e istruirsi. Il re non era solo un capo politico, ma un responsabile della salvezza delle anime dei suoi sudditi. Un compito che prendevano con estrema serietà.

Ma cosa succede a questa immensa costruzione politica dopo la morte del suo fondatore? Spesso si pensa che l'impero sia crollato immediatamente, ma la realtà è molto più complessa e affascinante. Tra guerre fratricide, il celebre Trattato di Verdun e la nascita di nuovi equilibri che disegneranno l'Europa moderna, la storia continua proprio con gli eredi di Carlo. Per scoprire come si è passati dall'apogeo unitario alla frammentazione dei territori, leggi il nostro approfondimento dedicato alla fine dell'Impero Carolingio: riassunto completo e date chiave.

Cronologia dell’Impero Carolingio: date ed eventi

Data Evento
732 Carlo Martello sconfigge gli arabi a Poitiers.
751 (Novembre) Deposizione dell'ultimo re merovingio e acclamazione di Pipino il Breve a Soissons.
754 Papa Stefano II unge Pipino e gli conferisce il titolo di patricius Romanorum.
768 Morte di Pipino il Breve; divisione del regno tra Carlo e Carlomanno.
771 Morte di Carlomanno; Carlo Magno diviene unico re dei Franchi.
772 Inizio delle guerre contro i Sassoni (dureranno trent'anni).
774 Carlo conquista Pavia e diventa Re dei franchi e dei longobardi.
778 Imboscata di Roncisvalle e morte del conte Rolando.
788 Deposizione di Tassilone e annessione della Baviera.
789 Emanazione dell'Admonitio generalis (riforma culturale e religiosa).
796 Distruzione del regno degli Avari.
800 (Natale) Incoronazione imperiale di Carlo Magno a Roma.
803-804 Fine delle guerre sassoni e completa annessione della Sassonia.
814 - 840 Regno di Ludovico il Pio, successore di Carlo.

Bibliografia

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Introduzione alla storia medievale

Giuseppe Albertoni, Simone Maria Collavini, Tiziana Lazzari

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Matteo Galavotti

Studente di Storia

Ciao, sono al secondo anno di storia all'università e scrivo articoli man mano che studio per gli esami. Mi piace programmare siti web dunque eccomi qua.

Articolo pubblicato il 29/11/2025
Ultimo aggiornamento il 05/12/2025

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