La Storia Moderna si estende dal XV al XVIII secolo e si caratterizza per la Rinascita culturale, la Riforma protestante, l’espansione coloniale europea, le grandi scoperte geografiche e l’inizio dell’età delle rivoluzioni. È il periodo in cui si affermano gli Stati nazionali e si sviluppano nuove idee scientifiche, politiche ed economiche.
La periodizzazione storica è spesso oggetto di dibattito, ma convenzionalmente l'inizio della Storia Moderna in Occidente è fissato in un evento di portata globale: la scoperta dell'America nel 1492. Questa data, simbolo di un'epocale espansione geografica e commerciale, segna l'inizio della globalizzazione e l'uscita da una visione del mondo esclusivamente eurocentrica. Altre date spesso considerate come momenti di cesura sono la caduta di Costantinopoli (1453), che spinse gli intellettuali bizantini in Occidente, alimentando l'Umanesimo, e l'inizio della Riforma Protestante con l'affissione delle tesi di Martin Lutero (1517), che ruppe l'unità religiosa europea. Scegliere l'inizio della Età Moderna significa riconoscere il momento in cui i pilastri del mondo medievale iniziano a crollare.
La conclusione del periodo della Storia Moderna è definita dagli eventi che portano alla fine dell'Antico Regime e alla transizione verso l'Età Contemporanea. Sebbene l'inizio della Rivoluzione Francese nel 1789 rappresenti il primo, drammatico colpo al sistema monarchico assoluto, molti storici preferiscono identificare la fine del periodo con il 1815, data del Congresso di Vienna. Questo congresso sancisce il definitivo fallimento dei tentativi rivoluzionari e napoleonici di esportare i nuovi ideali e segna l'avvio della Restaurazione, il tentativo delle potenze europee di ristabilire l'ordine politico e sociale precedente. Scegliere il 1815 come termine ultimo riconosce che l'impatto e la conclusione effettiva delle guerre e delle grandi trasformazioni iniziate nel 1789 si sono protratte attraverso tutto il periodo napoleonico, rendendo questa la data più significativa per la chiusura del capitolo della Storia Moderna.
L'Età Moderna è un'epoca di radicale e rapido mutamento, definita da quattro caratteristiche principali che la distinguono dal Medioevo. La prima è l'espansione del mondo, guidata dalle grandi scoperte geografiche, che ha portato all'affermazione di vasti imperi coloniali europei e alla nascita di un'economia-mondo. La seconda è la frantumazione religiosa causata dalla Riforma Protestante, che ha messo fine all'unità spirituale sotto la Chiesa di Roma, generando conflitti e nuove identità nazionali. La terza è l'affermazione dello Stato moderno, dove il potere del sovrano tende a concentrarsi (Assolutismo), centralizzando l'amministrazione, l'esercito e la fiscalità. Infine, l'Età Moderna è caratterizzata dall'antropocentrismo culturale del Rinascimento e dall'Illuminismo, che pone l'uomo, la ragione e la scienza al centro dell'indagine, ponendo le basi per la rivoluzione culturale e scientifica dei secoli successivi.
Il palcoscenico della Storia Moderna è popolato da figure di immenso rilievo che con le loro azioni hanno determinato il corso degli eventi. Tra i protagonisti dell'età moderna spiccano navigatori come Cristoforo Colombo e Ferdinando Magellano, riformatori religiosi come Martin Lutero e Giovanni Calvino, e figure politiche come il potente imperatore Carlo V e i sovrani assoluti Luigi XIV (il Re Sole) in Francia ed Elisabetta I in Inghilterra.
Gli eventi principali dell'età moderna che devi conoscere includono:
L'inizio della Storia Moderna è segnato da due movimenti paralleli e contrastanti che ne definiscono la profondità: il Rinascimento e la Riforma Protestante. Il Rinascimento, sviluppatosi tra il XV e il XVI secolo, è una straordinaria fioritura culturale che recupera i modelli dell'antichità classica e pone l'uomo al centro dell'universo (antropocentrismo). L'arte, la letteratura e la filosofia subiscono una profonda evoluzione, influenzando ogni aspetto della società.
Contemporaneamente, la Riforma Protestante scosse le fondamenta spirituali d'Europa. La critica mossa da Martin Lutero alla Chiesa Cattolica portò alla rottura dell'unità cristiana occidentale, generando sanguinosi conflitti (come la Guerra dei Trent'Anni). L'influenza Riforma Protestante è stata enorme: ha favorito l'alfabetizzazione (per la lettura autonoma della Bibbia) e ha avuto ripercussioni significative sullo sviluppo economico e sull'etica del lavoro in molte regioni europee.
Un elemento chiave della Storia Moderna è l'affermazione di una nuova entità politica: lo Stato Moderno. Questo periodo vede il superamento delle frammentate strutture feudali e la progressiva centralizzazione del potere nelle mani di un unico sovrano. Il concetto di Stato Moderno si basa su burocrazia, esercito permanente e un sistema fiscale centralizzato.
La forma di governo più emblematica di questo processo è l'Assolutismo, che raggiunge il suo apice con Luigi XIV in Francia, dove il re governa per diritto divino. Tuttavia, non tutti gli Stati seguirono questo percorso; l'Inghilterra, ad esempio, sviluppò precocemente una Monarchia Parlamentare in seguito alle Rivoluzioni del XVII secolo, limitando i poteri del sovrano e aprendo la strada a una forma di governo costituzionale. L'evoluzione politica in questo periodo è un fattore determinante per comprendere le caratteristiche politiche età moderna e la successiva ascesa delle grandi potenze europee.