La Filosofia è la disciplina che si interessa dello studio dei problemi fondamentali dell'esistenza umana, della conoscenza, della ragione, della realtà, dei valori e del linguaggio. Nata nell'antica Grecia con il 'passaggio dal mito al logos', essa si caratterizza per il suo approccio critico, razionale e speculativo.
La Filosofia nasce in Grecia Antica, specificamente nelle colonie ioniche (Asia Minore), intorno al VII-VI secolo a.C. I primi pensatori, i Presocratici, si interrogarono sull'origine e la natura dell'universo (physis), cercando risposte razionali (logos) al di là del mito. Il vero punto di svolta, che segna la struttura della Filosofia Occidentale, è rappresentato da Socrate, Platone e Aristotele (V-IV secolo a.C.), che hanno definito i campi di indagine (etica, metafisica, politica, logica) che ancora oggi studiamo. Questa transizione dal cosmo all'uomo è la base di tutto il pensiero successivo.
Per studiare e comprendere la Filosofia, è essenziale dividerla in periodi che ne riflettono le diverse preoccupazioni. Le grandi epoche sono quattro: la Filosofia Antica (dalle origini al Neoplatonismo), che si concentra su natura e virtù; la Filosofia Medievale (dominata dal rapporto Fede e Ragione); la Filosofia Moderna (dal Rinascimento all'Illuminismo), che pone al centro il soggetto, la conoscenza e il metodo; e infine la Filosofia Contemporanea, che analizza il linguaggio, la società di massa e l'esistenza. Ogni epoca si basa sul confronto critico con quella precedente.
La Filosofia è definita da una serie di domande universali e perenni che si concentrano sull'uomo e sul cosmo. I problemi fondamentali della Filosofia si raggruppano in tre aree principali: 1) Metafisica/Ontologia (Cosa è la realtà? Cosa è l'essere?); 2) Gnoseologia/Epistemologia (Cosa possiamo conoscere? Come si ottiene la verità?); 3) Etica e Politica (Come dobbiamo agire? Qual è la forma migliore di governo?). Analizzare questi problemi significa comprendere le radici del nostro pensiero critico e della nostra visione del mondo.
La storia del pensiero è un dialogo continuo tra grandi protagonisti. Non si può comprendere la Filosofia senza studiare figure come Platone (teoria delle Idee), Aristotele (logica e metafisica), e Sant'Agostino (volontà e fede). L'età moderna è dominata da Cartesio (padre del Razionalismo) e Hume (Empirismo), figure che hanno condotto alla "rivoluzione copernicana" di Immanuel Kant. Studiare i protagonisti del pensiero significa analizzare le loro risposte ai problemi fondamentali e come hanno influenzato la scienza, l'arte e la politica.
Il rapporto tra Fede e Ragione è stato il motore della Filosofia Medievale, che tentò di conciliare la rivelazione cristiana con la logica aristotelica (Scolastica). In contrasto, la Filosofia Moderna si concentra sull'autonomia della Ragione: filosofi come Galileo e Bacone proposero nuovi metodi scientifici, mentre l'Illuminismo celebrò la ragione come unica guida per l'uomo. Questo dualismo tra verità rivelata e indagine razionale definisce gran parte della storia intellettuale occidentale.
Il pensiero contemporaneo è caratterizzato dalla sua frammentazione in correnti e concetti specifici, spesso in risposta alle crisi del XX secolo. Il Positivismo Logico e la Filosofia della Scienza si interrogano sui limiti della conoscenza empirica. L'Esistenzialismo (Sartre, Camus) affronta il tema della libertà, dell'angoscia e del significato della vita. La Filosofia del Linguaggio analizza come il linguaggio modella la nostra realtà. Queste correnti dimostrano come la filosofia continui a essere uno strumento essenziale per navigare la complessità del mondo attuale.
