La Storia Contemporanea copre il periodo dal Congresso di Vienna del 1815 fino ai giorni nostri. È un’epoca segnata da profonde trasformazioni politiche, sociali e tecnologiche, tra cui le guerre mondiali, la Guerra Fredda, la globalizzazione, le innovazioni scientifiche e l’evoluzione delle società moderne.
L'inizio della Storia Contemporanea è convenzionalmente fissato al 1815, anno del Congresso di Vienna. Questo evento, pur rappresentando un tentativo di restaurare l'ordine pre-rivoluzionario (dopo la Rivoluzione Francese e le Guerre Napoleoniche), in realtà sancisce l'irrevocabile fine dell'Antico Regime e l'emergere di nuove forze come il nazionalismo e il liberalismo, che plasmeranno i secoli successivi. Altri storici preferiscono usare il 1848 (la "Primavera dei Popoli") o l'inizio della Prima Guerra Mondiale, ma il 1815 è il punto di partenza più solido per analizzare i processi di industrializzazione e l'affermazione delle ideologie moderne.
A differenza delle epoche precedenti, la Storia Contemporanea non ha una data di fine certa, in quanto è il periodo che si estende fino a oggi. Gli storici tendono a suddividere il periodo in sotto-fasi, spesso identificando cesure importanti, come la fine della Prima Guerra Mondiale (1918) o, più recentemente, il 1989 con la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda. Questo periodo è caratterizzato dalla sua vicinanza temporale e dalla sua continua evoluzione, rendendo l'analisi degli eventi attuali parte integrante dello studio della Storia Contemporanea.
L'Età Contemporanea è definita da trasformazioni su scala globale e dalla velocizzazione del cambiamento. Le caratteristiche principali includono la Seconda Rivoluzione Industriale (che ha creato la società di massa e la produzione seriale), l'affermazione delle masse come soggetto politico attivo e lo sviluppo di ideologie totalitarie (fascismo, nazismo, comunismo). È l'epoca della globalizzazione, delle comunicazioni di massa e, purtroppo, delle Guerre Mondiali e delle devastanti crisi economiche, ma anche dei progressi scientifici e dei movimenti per i diritti civili che hanno ridefinito la società moderna.
La Storia Contemporanea è segnata da eventi principali e grandi protagonisti che hanno avuto un impatto diretto sulle nostre vite. Tra gli eventi più rilevanti spiccano l'Unificazione Italiana e Tedesca (metà Ottocento), le due Guerre Mondiali (1914-1918 e 1939-1945), la Guerra Fredda e la Decolonizzazione in Asia e Africa. I protagonisti spaziano da figure politiche come Bismarck e Cavour a dittatori come Hitler e Stalin, fino a leader che hanno lottato per i diritti umani come Gandhi e Nelson Mandela.
L'Età Contemporanea è il teatro della battaglia delle grandi ideologie. Dopo il 1815, il Liberalismo e il Nazionalismo sfidarono la Restaurazione. Successivamente, l'industrializzazione portò alla nascita del Socialismo e del Comunismo. Le trasformazioni sociali sono state radicali: l'urbanizzazione, la lotta per il suffragio universale e l'emancipazione femminile, e il passaggio da una società rurale a una società di massa consumistica, intercettando ogni aspetto della vita politica e quotidiana.
Un tema centrale è la nascita degli Stati Nazionali e il conseguente consolidamento delle potenze europee, spesso culminato in tensioni che sfociarono in conflitti mondiali. Il XX secolo è stato dominato dal Bipolarismo – la divisione del mondo in due blocchi guidati da USA (capitalismo) e URSS (comunismo) – durante la Guerra Fredda. Dopo il 1989, il mondo è entrato in una fase di equilibrio multipolare, caratterizzata da nuove sfide come il terrorismo globale, le crisi climatiche e l'ascesa di nuove potenze economiche, definendo l'assetto geopolitico del nostro tempo.
